IMPARARE A CANTARE È FACILE?
INTERVISTA AL MAESTRO DI CANTO VALTER CARIGNANO

valter carignano maestro di canto masterclass in corea 2
Valter Carignano maestro di canto durante una masterclass in Corea

Domanda
Tu sei un cantante, fai tutt’ora concerti e spettacoli, e hai insegnato canto lirico e canto moderno non solo in Italia ma in anche in diversi Paesi d’Europa e Corea.
Inoltre, fai parte di una prestigiosa associazione d’insegnanti di Canto statunitense e internazionale, la NATS, che ti ha conferito il riconoscimento per ‘il più alto livello d’insegnamento nel canto’.
In base alla tua esperienza, quali sono i principali problemi degli allievi di canto, secondo te?

Risposta
Io insegno ormai da più di trent’anni, e per la mia esperienza, posso dire che il problema principale dei cantanti è sempre la tensione muscolare involontaria.
In pratica, ci sono tensioni che impediscono di cantare al meglio. Se eliminiamo quelle tensioni, tutto si aggiusta. 

Domanda
Quindi è semplice…

Risposta
Sì e no.
Sì, perché gli atteggiamenti sbagliati responsabili delle tensioni sono quasi sempre gli stessi.
E quindi una volta individuati si può risolvere il problema tramite vocalizzi personalizzati.
E no, perché purtroppo esistono molti metodi d’insegnamento del canto che non solo non favoriscono il rilassamento, ma anzi alimentano  proprio quelle tensioni che poi provocano tutti i problemi.
È un circolo vizioso, in cui moltissimi allievi rimangono intrappolati fino a che non si rendono conto che la strada che hanno seguito fino a quel momento non è purtroppo quella giusta.

Valter carignano, cantante e maestro di canto, in una foto di scena con abiti del Settecento
Valter Carignano, cantante e maestro di canto, in una foto di scena (con il soprano Merita Di Leo)

Domanda
Ma qual è la tecnica di canto giusta? So che ci sono diversi pareri…

Risposta
Sì, non solo ci sono diversi pareri ma veri e propri litigi, qualcuno è anche andato in causa in tribunale. A chi studia uno strumento sembra impossibile, invece nel Canto succede proprio così, specialmente in Italia. Sembra che uno non possa definirsi maestro di canto se non insultando altri maestri, senza naturalmente mai nessuno che guardi ai risultati, cioè agli allievi che fanno o non fanno carriera.

Io non voglio insultare nessuno.
La mia opinione è che sono giuste, cioè adatte a portare i migliori risultati, tutte quelle tecniche che sono rispettose della normale fisiologia del corpo umano e del suo funzionamento naturale, armonico, rilassato e senza tensioni;
sono purtroppo sbagliate tutte quelle tecniche che vogliono sforzare i muscoli in una direzione o nell’altra, oppure che affermano cose impossibili per l’essere umano.

Alcune tecniche fanno fare esercizi per controllare in maniera attiva e consapevole certi muscoli, muscoli che invece  non sono assolutamente controllabili in quel modo.
Ma mica lo dico io, ci mancherebbe, lo dice la neurologia, che studia il modo in cui funziona il cervello. Eppure migliaia di studenti di canto vengono torturati per anni alla ricerca di questi risultati impossibili.

In pratica, alcuni metodi d’insegnamento del canto s’inventano un essere umano fatto come lo vogliono loro, un burattino che non c’entra quasi niente con l’essere umano vero e reale.
E su questa specie di pupazzo meccanico basano il loro insegnamento. 

È chiaro che ognuno è libero di fare ciò che vuole. Il problema è che ci vanno di mezzo gli allievi di canto, poveretti, che studiano anni senza cavare un ragno dal buco, e magari si convincono che è colpa loro se non hanno raggiunto nessun vero risultato.

Valter carignano presenta una manifestazione in Piazza Castello a Torino
Valter Carignano presenta uno spettacolo in Piazza Castello a Torino

Domanda
Quindi cosa deve fare uno studente per capire se la strada che segue porterà risultati?

Risposta
Beh, deve vedere lei o lui se davvero migliora, innanzitutto, e se questi miglioramenti perdurano nel tempo.
Deve sapersi ascoltare, confrontarsi in maniera onesta e critica con gli altri, non essere presuntuoso ma nemmeno accettare ogni assurdità che l’insegnante gli impone, tipo quella dei muscoli appena citata.

E poi , soprattutto,vedere quanti allievi del suo insegnante sono diventati professionisti, come cantano: se in vent’anni d’insegnamento non c’è un’allieva o allievo che abbia ottenuto risultati veri e tangibili, allora o l’insegnante è davvero molto sfortunato oppure è il suo metodo che non funziona.

Domanda

E quindi conta molto essere anche buoni cantanti…

Risposta
Sì. però attenzione: non è mica detto che i campioni di un certo sport poi siano per forza ottimi allenatori. O che i grandi artisti siano poi buoni insegnanti. Qualche volta lo sono, altre volte no. Dipende.

Il fatto è che sono due cose diverse. Per insegnare bisogna sapersi calare nei panni dell’allievo, capire perché sbaglia e riuscire a spiegargli la cosa così bene da non farlo sbagliare più. Non tutti hanno questa capacità, per quanto magari siano stati cantanti sublimi.

È però ovvio che chi non ha mai cantato a livello professionale, cioè non l’ha fatto come lavoro, non può essere un buon insegnante, semplicemente perché non sa di cosa sta parlando. Lo dice il buon senso: che ne sa di cosa vuol dire preparare e cantare un’opera, o un concerto dal vivo con una band, o una registrazione, se nella vita lei o lui non l’hanno mai fatto?

Purtroppo, oggi molti insegnanti di canto non solo non hanno mai fatto la professione di cantante, ma non hanno nemmeno mai cantato se non a casa loro!

Domanda
Torniamo al canto. Fra diversi stili di canto ci sono differenze grandi.Il canto lirico e quello metal, per esempio…

Risposta
Certo, ci sono grandi differenze, come ce ne sono fra allenarsi per correre la maratona e per fare i cento metri, anche se in tutti e due i casi si usano le gambe.
E anche gli esercizi da fare sono molto diversi, non sono assolutamente gli stessi.
Ma il principio generale è sempre lo stesso: rilassamento.

Solo se non ci sono tensioni e rigidità si ottiene il meglio, nel canto come in qualunque altra disciplina.
È una legge universale del corpo umano.

CHI È VALTER CARIGNANO, MAESTRO DI CANTO

Valter carignano, cantante e maestro di canto, in una foto di scena con abiti del Settecento
Valter Carignano, cantante e maestro di canto, in una foto di scena (con il soprano Merita Di Leo)

Valter Carignano,  maestro di canto lirico e moderno a Torino e on line, vocal coach e terapeuta della voce.

Sono laureato in Canto Lirico al Conservatorio, ho studiato anche violino e composizione e da più di trent’anni insegno Canto Lirico e Canto Moderno.
Ho inoltre seguito corsi specifici con docenti internazionali per approfondire le tecniche dei diversi stili del canto moderno (Metal, Pop, Rock, Jazz) .

Il mio metodo e i risultati dei miei allievi sono stati  riconosciuti come
‘il più alto standard nell’insegnamento del canto’
dalla NATS, la più prestigiosa associazione internazionale d’insegnanti di canto del mondo.

Molti miei allievi sono diventati professionisti, e credo che questi siano i risultati che contano veramente, al di là di tutte le parole e la pubblicità. 

Oggi vedo molti maestri di canto che non hanno mai cantato nella loro vita. Personalmente, credo che un insegnante di canto che non abbia attività continuativa come cantante professionista non possa preparare un allievo in maniera adeguata, mancandogli l’esperienza reale e la pratica.
Io, come molti colleghi, ho cantato come protagonista per molti anni in Italia, Europa, Corea e continuo tutt’ora la mia attività artistica.

Ho tenuto Masterclass di Canto in Italia e Corea. Sono stato in giuria di concorsi nazionali e internazionali, sia per il canto lirico che per canto moderno. Fra gli altri, i concorsi ‘Opera Rinata’ ‘Terra dei Fieschi’, ‘Sanremo Giovani’ e ‘Tour Music Fest’. 

Seguo anche persone con problemi di stanchezza vocale e afonia come Terapeuta della Voce, da solo o in collaborazione con medici, foniatrifisioterapisti e osteopati.