SCRIVERE E RISCRIVERE - IL METODO NELLA SCRITTURA CREATIVA

IL METODO NELLA SCRITTURA CREATIVA - Corsi di Scrittura Creativa online blog

SCRIVERE E RISCRIVERE

Questo articolo prende spunto da alcune interviste e dal lavoro di Mitch Wieland, romanziere, editore, fondatore fondatore dell’Idaho Review, insegnante all’MFA di Boise State University.

Condivido in pieno la sua riflessione sul processo creativo, che si radica in un presupposto semplice fondamentale: scrivere significa riscrivere, e solo attraverso la revisione e la riflessione si possono ottenere i migliori risultati.

L’ISPIRAZIONE NON ESISTE

Il mito dello scrittore preso improvvisamente da un furore sacro, come posseduto da una qualche forza superiore che lo guida alla stesura di un capolavoro è, appunto, un mito.
Non esiste artista o artigiano che possa produrre nulla se non ha la tecnica e gli strumenti necessari.

Se vogliamo ottenere i migliori risultati nella scrittura, occorre un lavoro meticoloso, quasi artigianale, in cui ogni frase viene scritta, ascoltata, provata come in una tavola d’incastro. La prima stesura è spesso meccanica e non del tutto consapevole, necessaria solo per capire di cosa non si vuole parlare.
Saranno le revisioni successive a dare la sua vera forma all’opera. Vediamo alcuni suggerimenti.

LEGGERE E ASCOLTARE

Wieland dice che “se una frase è disonesta, l’orecchio lo sa prima della mente”.
La lettura ad alta voce di ciò che si è scritto è spesso uno strumento molto utile ma occorre fare delle precisazioni molto importanti.

Non tutti gli scrittori sono in grado di leggere e interpretare in modo corretto il proprio testo, potrà sembrare strano ma un testo diventa interessante e coinvolgente solo se letto da chi è esperto: in poche parole, attore e scrittore sono due mestieri diversi.
Tuttavia, è possibile acquisire una competenza di base nella lettura ad alta voce e sviluppare un certo orecchio. Quest’ultima cosa, per esempio, si può fare facilmente ascoltando audiolibri letti da attori professionisti; per la prima, invece, lo scrittore potrebbe pensare di frequentare per un po’ corsi seri di lettura ad alta voce e dizione, per imparare a valorizzare nel modo giusto quello che scrive.

La pagina scritta diventa in questo modo una presenza concreta, sonora, con pause e timbri. La scrittura è anche una pratica fisica, non solo intellettuale.

ABBRACCIARE I PROPRI ERRORI

Nessuno nasce sapendo fare tutto, e veramente all’inizio non si sa fare niente di niente.
Un racconto che crolla a metà non è un fallimento, ma il punto di partenza per una nuova rielaborazione; un personaggio che non funziona non è necessariamente sbagliato, può non essere adatto a quella storia ed è in ogni caso un buon materiale da cui partire.  

PRENDITI IL TUO TEMPO

Questo potrebbe sembrare assurdo rispetto alla cultura del produrre in tempi rapidi tipica del nostro tempo. Ma anche qui occorre dare il giusto peso alle cose: un conto è scrivere un post su un social, che in pratica dopo dieci minuti non esisterà più; e un conto è scrivere una storia che, se siamo bravi e fortunati, potrebbe essere letta e apprezzata anche fra cento anni. La fretta è nemica della narrativa: i personaggi che rimangono nella mente del lettore non possono e non devono rivelare subito la loro complessità, e i temi profondi emergono solo nelle riscritture, quando lo scrittore smette di voler dire qualcosa e inizia davvero ad ascoltare il testo.

SCRIVERE BENE È UN BUON INIZIO MA…

Lo dico chiaramente: i testi “ben scritti” non bastano
Lo scrittore non è qualcuno che mette insieme delle belle frasi, qualunque cosa questo significhi, ma chi lavora sulle scelte strutturali invisibili, prende decisioni sul punto di vista, sul ritmo della rivelazione, sulla gestione del silenzio tra due frasi.
Lo scrittore lavora su ciò che per il lettore è a prima vista invisibile, ma che sostiene tutta quanta la narrazione e rende la nostra storia coinvolgente e interessante.

Una domanda, una riga, può ribaltare l’intero impianto di un racconto. E quello che funziona per una storia potrebbe essere addirittura nocivo per un’altra.
Di nuovo, bisogna essere padroni della tecnica e capire quale sia lo strumento migliore per ogni situazione.

LA VOCE DELLO SCRITTORE

Ogni scrittore che voglia davvero dire qualcosa deve sviluppare la propria “voce unica”, non copiare malamente cose fatte da altri. Non andranno mai bene, proprio come un vestito fatto su misura per un’altra persona non andrà mai bene per noi.

Ma questa “voce” emergerà naturalmente dal processo di scrittura e riscrittura, se si avranno le competenze tecniche sufficienti. La priorità è quindi preparare e costruire le condizioni in cui possa nascere: studio, ascolto, riscrittura, pazienza.

FARE E FARSI LE DOMANDE GIUSTE

Può accadere di non riuscire a trovare la strada giusta per un racconto o un romanzo. È normale, e potrebbe anche essere che quella storia che stiamo scrivendo non è giusta per noi in quel momento.

Ma è molto importante analizzare il perché e porsi le domande corrette:

Qual è il cuore della tua storia? Nella mia esperienza di insegnante di Scrittura Creativa, molto spesso noto che i corsisti non hanno davvero chiaro di che cosa tratti la loro storia, quale sia il sentimento o il pensiero fondamentale, e si fermano alla struttura superficiale.

Dove la storia cambia direzione senza che tu te ne sia accorto?
Avviene più spesso di quanto non si creda, e avviene quando non si riflette bene sui rapporti di causa ed effetto fra le scene.

Quello che hai scritto è tutto davvero indispensabile alla tua storia?
Il principio assoluto deve essere l’essenzialità, che non significa per nulla brevità. Essenziale è ciò che non potrebbe essere tolto dalla storia senza che diventi un’altra storia, possono esserci mille pagine e nemmeno una parola di troppo.
Molto spesso, però, una buona parte di ciò che abbiamo scritto non è essenziale, e anzi ci porta fuori strada: saper riconoscere questi elementi inutili può essere fondamentale.

Articolo di Valter Carignano

Per essere sempre informati sui nostri corsi di Scrittura Creativa online in diretta, i nuovi articoli del blog e i webinar gratuiti  potete 
iscrivervi alla nostra newsletter
(una mail a settimana o meno, no spam).